Crotone, la prima di Longo tra gli elogi alla cultura e al blasone della piazza

"Tra Pitagora e Alcmeone è una città esigente. Quello che è stato il club dobbiamo dimostrarlo con umiltà, essere meritevoli del tanto che è stato fatto”. Il regalo che Gianni Vrenna ha chiesto all’allenatore…

È un teorico del calcio perché il campo non lo ha calcato da calciatore. Però Emilio Longo, 51 anni da compiere il prossimo 25 agosto, sa bene che è dal campo che bisognerà costruire un Crotone capace di “aggrapparsi alla fune per uscire dalla palude”. Quella palude in cui è caduto il Crotone da un po’ di anni, alla quale ha fatto riferimento il presidente Gianni Vrenna. “Facciamo calcio da 35 anni e questa volta – ha sottolineato il massimo dirigente del club – ho la percezione di avere al nostro fianco un grande allenatore”.

Un’ora abbondante a colloquio con i giornalisti nella sala stampa dell’Ezio Scida, dimostrando intanto grande rispetto per quanto fatto in precedenza. “Un lavoro impressionante, nel tempo è stata costruita una squadra di valori assoluti. Il mio compito – ha sottolineato Longo – è dare nuovi valori a questi calciatori. evidentemente non è stata ana squadra forte ma i calciatori sono di indubbio valore”.

Un passaggio, quest’ultimo, che porta a pensare a un numero importante di calciatori dell’attuale organico che rimarranno a disposizione di Longo. “Qualora decidessimo di confermare qualcuno o tanti, non gli dovremo mettere la pressione dell’errore. Guardare al minimo errore, significherebbe voltarsi indietro. Allora sbaglieremmo tutti. L’errore – precisa il nuovo allenatore rossoblù – deve essere premiato come momento di costruzione”.

Poi altri due passaggi hanno lasciato il segno, a conferma che Longo ha studiato a fondo l’ambiente. “Crotone è una piazza culturalmente esigente, la città di Pitagora. Dove c’è stata la grande scoperta di Alcmeone: ha capito che i sensi sono collegati al cervello, alla testa. Ecco, nel gruppo dobbiamo costruire una nuova istruzione. Dare a questi ragazzi la possibilità di rimettersi alla prova”. E infine il blasone. “So bene che siamo il Crotone, però il blasone bisogna dimostrarlo con umiltà. Dobbiamo essere meritevoli – la chiosa di Longo – del tanto che da queste parti è stato fatto”.

Meglio di così il Crotone 2024-2025 non poteva cominciare. Tra l’altro nel giorno in cui Gianni Vrenna festeggia il suo compleanno. “Il regalo che ho chiesto a Longo? Semplice: trasferire al Crotone tutto quello che di buono ha fatto al Picerno”.

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