Allenamento aperto ai giornalisti in casa Crotone. E l’allenatore Emilio Longo, prima di guidare la sessione sul terreno di gioco del Centro sportivo Antico Borgo, ha incontrato i giornalisti. Il primo focus è stato sulla Casertana, avversario che i rossoblù affronteranno domenica pomeriggio, alle ore 15 allo stadio Ezio Scida. Partita della 18ª giornata del campionato Serie C Now 2024-2025. Di seguito le parole dell’allenatore degli Squali.
«Proveremo ad affrontare la Casertana con lo spirito che ci ha contraddistinto in queste ultime giornate, ovvero una squadra che deve essere disponibile e capire che questa partita ha in sé una serie di trappole. I principi di gioco della Casertana non sono secondi a nessuno: devo fare i complimenti a Iori, perché si vede che è un allenatore moderno, evoluto. Trovare un sistema di gioco della Casertana è molto difficile, perché lavora per principi. Il Crotone dovrà fare l’ennesimo step di qualità per affrontare nel modo giusto e mettere tutte le competenze in campo. Anche questa volta, e credo di non sbagliarmi, la classifica non rispecchia il vero valore e soprattutto l’aspetto tattico della squadra».
«Criticità e punti di forza del Crotone? Potrebbe bastare la stessa risposta. Mi spiego: sottovalutare l’avversario, dare tutto per scontato potrebbe essere l’aspetto negativo. Ma se affrontiamo la partita come la più difficile del momento, probabilmente sarà il nostro punto di forza».
«Abbiamo lavorato durante la settimana per arginare le trappole della Casertana. Ad esempio non ci dobbiamo lasciare ingolosire dall’attaccarli a tutto campo, perché è una squadra che sa fare superiorità numerica, riesce a utilizzare spesso il portiere nella manovra di gioco. È una squadra che non subisce tantissimi gol, rispetto alla classifica. È vero pure che non segna tanto, però è una squadra che è stata sempre competitiva contro tutti gli avversari. Dovremo essere bravi a cercare la superiorità numerica, farlo in modo intelligente all’interno di tutti i novanta minuti, di essere una squadra equilibrata e compatta. Non ci dobbiamo aprire, non ci dobbiamo fare attrarre dal tirare fuori le nostre pressioni. Quando recuperiamo palla dobbiamo mettere in mostra le nostre qualità e questa volta dovremo essere più rapidi e più veloci negli ultimi trenta metri, perché qualora lo facessimo potremo veramente mettere in difficoltà gli avversari».