La voleva e l’ha ottenuta. Giocando anche bene, che non gusta mai. Il Crotone ha chiuso il 2024 con un altro successo in trasferta (il 4° nelle ultime 7 partite, nel corso delle quali non ha mai perso) che ha reso felice l’allenatore Emilio Longo nel dopo gara del Tonino D’Angelo di Altamura. «Abbiamo ottenuto una vittoria prepotente, importante».
Un 3-1 meritato, con un primo tempo che ha rasentato la perfezione e una ripresa dove ci sono stati momenti in cui i rossoblù hanno saputo soffrire. «Sapevamo – ha ricordato Longo – che il coefficiente di difficoltà era alto. Un banco di prova che la squadra ha superato bene, a prescindere dal risultato. La partita ha vissuto tanti momenti in cui la verticalità, la capacità di acquisire gli spazi e di ripartire forti ci ha visto protagonisti. E questo è l’aspetto più bello che portiamo a casa».
L’allenatore del Crotone pur riconoscendo l’ottima prestazione del suo Crotone, dopo la carota tiura fuori anche il bastone. «Nel voler trovare il pelo nell’uovo, dico che qualcuno ha pensato più all’individualità per fare gol, invece c’era qualche compagno messo meglio. Non riguarda un solo calciatore, a rotazione è capitato a tutti. Dobbiamo essere capaci – ha rimarcato Longo – di sostenere anche il concetto che quando si fa assist, vale quanto un gol».