Certo è che la classifica per come si sta delineando porta sempre di più a guardare a quel primo posto che stuzzica la fantasia attorno al Crotone. Però Emilio Longo, ancora una volta, attraverso le sue dichiarazioni è riuscito a non annebbiare i sogni ma ad alimentarli senza la presunzione di chi si sente arrivato. Tutt’altro. Perché non è soltanto la gara con l’Avellino che porta all’obiettivo, ma un susseguirsi di ostacoli da vivere nel presente. Giorno per giorno.
«Il Crotone non è che non ha obiettivi, anche se capisco cosa si vuole nascondere dietro a questo concetto. Intanto dico che in questo momento la squadra è consapevole delle proprie forze, ma allo stesso tempo cosciente dei propri imiti. Ripeto quanto detto dopo la vittoria con il Potenza: quando si è cominciato a guardare in alto, troppo in alto probabilmente la squadra si è persa la capacità di rimanere nel presente»
«La virtù dei forti è quello di mettersi in testa soltanto di rimanere nel presente. Provare a non metterci nella testa altre cose, se non quelle di rendere al massimo quello che ci viene chiesto nella giornata. Faccio un esempio: quando c’è l’allenamento ripeto ai ragazzi che bisogna dare il massimo, per poi rendere al meglio domenica. Più che la nostra capacità, questa dovrà essere la nostra umiltà. Che dovrà essere abbinata all’ambizione. Dobbiamo unire queste due capacità, ponendoci un solo obiettivo alla volta che poi è quello di essere competitivi in ogni partita e provare a vincerla. Un aspetto che i ragazzi stanno già affrontando con una certa maturità, che poi fa parte del nostro percorso di crescita. Dobbiamo essere bravi a rimanere presenti nel presente e dare il massimo in ogni partita».