Crotone, le avvertenze di Longo sul Foggia e sulle scelte di formazione

«Affrontiamo una squadra in forma e con un trio d’attacco importante. Do la seconda possibilità ma esigo che ci mettano voglia di rimanere nell’undici titolare. Un plauso a chi non gioca»

Vigilia della partita con il Foggia, in programma domani pomeriggio sabato 30 novembre. Il Crotone sarà di scema al Pino Zaccheria per la 17ª giornata del campionato Serie C Now 2024-2025, con fischio d’inizio alle ore 15. L’allenatore Emilio Longo ha incontrato i giornalisti per la consueta conferenza pre gara, nella sala stampa dell’Ezio Scida. Di seguito un primo stralcio delle sue dichiarazioni.

«Incontreremo una squadra che è in questo momento è tra le più in forma del campionato. Il Foggia sta facendo benissimo, ha anche ritrovato flussi di gioco ed è sistemato bene in campo. Gioca con un 4-3-3 con i tre lì davanti che hanno grossa capacità offensiva tra Murano, Orlando e Millico che è un tridente importante per la categoria».

«Una partita da affrontare al meglio delle nostre possibilità, provando a fare emergere i difetti della squadra avversaria ha sicuramente, cercando di proteggere i nostri. Credo di dare continuità a quanto visto in campo, ci potrà essere qualche alternanza nella logica di chi è più in forma. E le scelte dovranno essere percepite da chi va in campo, con un senso di responsabilità molto elevato. Perché la continuità delle mie scelte, deve essere proporzionale alla continuità prestativa dei ragazzi».

«C’è stato qualcuno (Jonathan Silva, ndr) che non mi ha soddisfatto nella gara con la Juventus Next Gen, l’ho detto pubblicamente e l’ho ribadito nel corso della settimana. Io sono una persona prima che un allenatore, per cui dò sempre una seconda opportunità a tutti e mi aspetto, qualora dovessi mettere in campo anche chi non mi ha soddisfatto domenica scorsa, che il fatto di dare sempre il meglio deve essere una costante di questa squadra. Per cui sabato potrà esserci la possibilità di dimostrarmi che è stato solo un incidente di percorso».

«Anche perché bisogna fare un plauso a chi non sta giocando con continuità e non sta scendendo in campo dal primo minuto, perché ci fanno lavorare benissimo. Ricordo che le buone prestazioni dell’undici titolare è frutto di una squadra che durante la settimana lavora bene, nella sua interezza. La competizione interna è sempre elevatissima. Anche se non vediamo alcuni calciatori dal primo minuto, a loro dobbiamo probabilmente parte integrante di quanto stiamo facendo perché, ripeto, ci fanno allenare in modo superlativo in quanto hanno voglia di essere in campo. E questo rappresenta la doppia faccia della medaglia: chi gioca deve testimoniare sempre, in modo massimale, quanta voglia ha di rimanere nell’undici titolare».

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