Crotone dai due volti? Così ha detto il campo dopo lo 0-0 di lunedì sera all’Ezio Scida con il Picerno. Non bene nel primo tempo, meglio nella ripresa: una prestazione che ha portato l’allenatore Longo a sciorinare numeri, nel dopo gara, che stanno nettamente dalla parte dei rossoblù. «Se vogliamo continuare a fare qualcosa di straordinario, come accaduto in queste ultime 16 partite (9 vittorie, 5 pareggi e 1 sconfitta, ndr), bisogna accettare anche di giocare qualche partita un po’ più sporca. Abbiamo affrontato una buona squadra che ha messo sotto chiunque».
«E questo loro mettere sotto chiunque, in termini numerici, ha prodotto: 2 tiri in porta loro, 1 noi; 2 volte fuori loro, zero noi. Nel secondo tempo, i numeri hanno detto: il Crotone 7 tiri nello specchio della porta, il Picerno zero; 3 volte fuori loro e una volta noi. Il computo totale è: 8 tiri in porta per noi, 2 per loro; 3 fuori Crotone e Picerno».
«Da questo punto di vista, non posso dire che la partita sia stata giocata male da parte nostra. E non posso nemmeno non accettare il fatto che si è affrontata una squadra ben strutturata, che lavora assieme da anni, che continua a giocare un calcio propositivo e che continua a mettere sotto tante altre squadre, non soltanto il Crotone. Però, ripeto: se c’era una squadra che avrebbe dovuto vincere la partita, quella era la nostra».
«Anche la squadra non ha accettato quel primo tempo in cui è stata meno brillante del solito, che i flussi di gioco ci sono stati tolti con una certa facilità. E queste cose hanno fatto innervosire la squadra. Ma noi non dobbiamo lasciarci condizionare se qualche volta facciamo una partita di rimessa quando gli altri sono più bravi di noi».
«Il secondo tempo siamo stati molto più bravi. La squadra ha fatto bene. Dobbiamo continuare su questo percorso: tra andata e ritorno, nelle 19 partite il Crotone rispetto al Picerno oggi è molto più avanti a livello di prestazione. Sicuramente ci sono stati degli errori nel primo tempo ma l’atteggiamento che la squadra deve avere quando non fa bene, è che deve capire che si può anche essere in giornata no e le partite si devono vincere anche in questo modo. E nel secondo tempo si è visto, perché la squadra ha fatto bene».