L’ottimo inizio del Crotone non è bastato, perché uan volta subito il gol dalla Juventus Next Gen è stato un susseguirsi di episodi negativi che hanno poi portato al 4-1 finale. Una sconfitta cocente che rallenta, in attesa che giochi il Monopoli, la ricnorsa dei rossoblù al terzo posto in classifica. Il primo gol è arrivato su calcio di rigore, assegnato correttamente dall’arbitro ma vissuto con nervosismo dalla panchina ospite. Secondo l’allenatore Emilio Longo, proprio quel momento ha rappresentato una svolta negativa dal punto di vista emotivo.
«L’atteggiamento iniziale era stato ottimo», ha spiegato il tecnico rossoblù nel post-partita, «ma la squadra ha subito un colpo psicologico dopo l’episodio del rigore. Abbiamo perso la testa e non siamo riusciti a rimetterci in partita». Longo ha però voluto evidenziare anche l’impegno dei suoi uomini, soprattutto durante l’inferiorità numerica, quando la squadra ha comunque cercato di reagire, arrivando a concludere più volte verso la porta rispetto agli avversari.
La Juventus Next Gen, che rientrava in campo dopo una pausa forzata, ha saputo sfruttare al meglio l’occasione, dimostrando freschezza e una migliore lettura della gara. Il tecnico del Crotone ha criticato indirettamente la gestione del calendario, ritenendola poco omogenea: «È assurdo che in un campionato nazionale alcune squadre giochino a intermittenza. Questo compromette la regolarità e influisce sulla preparazione».
Il tonfo in terra piemontese interrompe una striscia positiva e rappresenta un campanello d’allarme per i rossoblù, che ora rischiano di vedere sfumare il terzo posto, posizione strategica in vista dei playoff. Longo, però, non intende cercare alibi e invita il gruppo a fare autocritica: «Quando si arriva in alto, ogni caduta fa più rumore. Non possiamo giustificare tutto, ma non posso rimproverare nulla ai miei ragazzi dal punto di vista dell’impegno».
Con questo ko, il Crotone si trova a dover rialzare subito la testa, puntando a una pronta reazione nei prossimi impegni. «La sfida ora è tutta mentale: riacquistare fiducia, solidità e compattezza per non compromettere un campionato finora positivo ma che, in questa fase finale, richiede lucidità e concretezza», il pensiero di Longo.