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Mercoledì c’è il Brescia, Modesto lancia la sfida: “Dovremo capire il tipo di gara da fare”

Settimana cruciale che inizia con la difficile sfida interna contro il Brescia quarto in classifica. Il tecnico pitagorico presenta la gara

Sono passato pochi giorni dalla sconfitta nel derby di Reggio Calabria, ma bisogna subito dimenticare quella gara e concentrarsi su questa, la prima di 3 in una settimana che – molto probabilmente – sarà decisiva per la sorte degli squali.

Come si risolve il problema li davanti?

“Sono tante le situazioni che possiamo valutare, Adekanye è rientrato da poco, Marras a Reggio si è fatto male, c’è Borello. Abbiamo qualcosa per cambiare a gara in corso, ci ho provato ma oramai non si giocava più. Ci hanno messo alle corde anche se abbiamo creato occasioni. Le situazioni le stiamo creando, stiamo portando tanti uomini in area, stiamo subendo poco, ma dobbiamo segnare”

Situazione infortunati?

“Canestrelli non ce la fa, Serpe ha avuto qualche problema, tutti gli altri sono a disposizione. Credo poco nel turn-over, è vero che sprecheremo molte energie, ma a volte sono più quella mentali, fisicamente credo che stiamo bene”

Arriva il Brescia, come verrà affrontato?

“Il Brescia è una squadra che lotterà per vincere il campionato, è una squadra molto forte da tutti i punti di vista, si adatta anche a giocare sporco, ha tanti componenti, dobbiamo affrontare la gara col giusto piglio, pensare a noi stessi”

Manca negli ultimi metri quella voglia di stupire, l’invenzione, c’è forse troppa ansia da prestazione

“In partita anche i centimetri fanno la differenza, si migliora in allenamento. In queste gare meritavamo qualcosa in più, anche se perdiamo la motivazione deve essere la stessa. Dobbiamo aggiungere qualcosa, dare di più, prendere più responsabilità. Poi è chiaro ci sono gli avversari, ma non dobbiamo deprimerci, la squadra va aiutata ,va stimolata. Giocare col carico addosso della classifica non è semplice, ma i ragazzi hanno voglia di dimostrare che siamo ancora vivi”

Potrebbe inventarsi qualcosa di diverso?

“Perché dovrei cambiare? Io non vedo una squadra che non gioca, che non arriva li sotto porta. Io credo che Mulattieri volesse segnare, l’atteggiamento è sempre quello giusto. Poi se dobbiamo inventarci il calcio è un’altra cosa, ma se mi chiedete di cambiare non lo so, non sono d’accordo.”

Lei ha detto che ci sono vari leader, ma da fuori non si avverte questa presenza, come mai?

“Golemic credo lo possa essere, lo conoscete meglio di me, ha personalità ha voglia, ha carisma, stessa cosa di Estevez, Mogos è carismatico, Nedelcearu pure. Noi ci dobbiamo salvare, lo sappiamo quello che dobbiamo fare, fino all’ultimo secondo ci crederò”

Tiriamo poco in porta, nello specchio, come si può cambiare questo? Sta lavorando su questo?

“Potrei fare la domanda al contrario, quanti tiri ha fatto la Reggina? Si non prendiamo lo specchio, ma io mica ho la bacchetta magica, mica posso entrare in campo e fare gol. Io posso condannare la squadra? Se avessimo avuto una squadra rinunciataria vi avrei dato ragione, ma non è così. Lo so che dobbiamo battere li, che dobbiamo fare gol. Ci stiamo provando.”

 

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