L’ex centrocampista rossoblù a La Gazzetta dello Sport: “Una formula assurda questi playoff, troppe squadre. Gli Squali sono i più forti ma occhio a Cesena, Entella, Pordenone e il Pescara di Zeman”
Antonio Galardo la maglia del Crotone ce l’ha cucita addosso, e non per avrela indossata attorno alle 400 volte. Perché è la squadra sì dove ha giocato, ma rappresenta la sua città e per la quale continua a fare un tifo pazzesco. In una intervista a La Gazzetta dello Sport, edizione Sicilia&Calabria, ha detto la sua sui playoff. “Intanto non mi piace la formula: troppe squadre. E poi con questo slittamento il Crotone giocherà a fine maggio, oltre un mese di inattività non è il massimo”.
L’ex centrocampista rossoblù, 47 anni da compiere il prossimo 16 settembre, ha sottolineato la forza di questo Crotone. “La società ha allestito una squadra di prim’ordine con tanti elementi di categoria superiore ma non è bastato. Spero tanto che alla fine la spunterà e non solo perché ha fatto meglio delle altre ma perché per organizzazione e struttura societaria è una spanna avanti a tutte”.
Ma da chi dovrà guardarsi il Crotone nella corsa alla Serie B? “Sicuramente il Cesena di Mimmo Toscano, l’Entella e il Pordenone. E aggiungo il Pescara che alla fine una sorpresa non lo è mai, con Zeman poi ancora meno”.