Parla Ferruccio Bonvini allenatore della Primavera. “Seguo da vicino il lavoro di Zauli per imparare e migliorare la formazione dei ragazzi, anche dal punto di vista mentale”

Ferruccio Bonvini è il nuovo allenatore della Primavera del Crotone. Toscano, classe 1970, ex centrocampista, da allenatore vanta diverse esperienze nel settore giovanile, ultima in ordine cronologico quella con l’Entella. Ma anche esperienze alla guida della prima squadra con Carrarese e Vis Pesaro. Ha appena cominciato la preparazione, ecco la sua prima intervista da rossoblù.

“La società mi ha accolto in maniera molto professionale, anche la gente di Crotone mi ha dimostrato grande ospitalità. È una responsabilità grande allenare le giovanili rossoblù, perché negli ultimi anni è migliorato molto grazie all’impegno personale del presidente Gianni Vrenna e del direttore generale Raffaele Vrenna. Sono molto felice di essere venuto a fare parte di questa famiglia”.

“I ragazzi si sono approcciati bene al lavoro, si stanno impegnando molto. Abbiamo cercato di distribuire i carichi facendo quasi tutto con la palla, perché sappiamo che la crescita tecnica per i giovani è prioritaria. Poi per strutturare muscolarmente i ragazzi faremo anche un po’ di preparazione fisica considerato che si tratta di un gruppo molto giovane formato prevalentemente da 2006”.

“L’obiettivo della squadra Primavera è quello di cercare di formare calciatori professionisti, che siano in grado di andare e giocare in prima squadra. È una missione molto difficile, però già a partire dalle categorie inferiori è stato fatto un ottimo lavoro per cui dobbiamo cercare di affinare e portare più calciatori possibili a disposizione di Zauli”.

“Zauli lo conoscevo già, lo stimo come persona e come tecnico per le sue idee di calcio. In questo ci somigliano perché entrambi amiamo un calcio propositivo, per cui seguendo i suoi allenamenti posso solo imparare. È chiaro che la Primavera è la squadra appena sotto la prima squadra, motivo per il quale ho assistito agli allenamenti per vedere la metodologia che è molto simile alla mia e questo mi permette di migliorare le mie conoscenze”.

“Adotterò il sistema di gioco della prima squadra per agevolare i ragazzi qualora dovessero andare ad allenarsi in prima squadra con Zauli. Stiamo lavorando anche noi della Primavera sul 4-2-3-1”.

“L’aspetto mentale nei giovani conta tanto, perché devono strutturare l’autostima. Credo che un ragazzo quando cresce anche dal punto di vista delle competenze tecniche, e gli riescono le cose, è chiaro che anche dal punto di vista mentale cresce come persona e gli si struttura l’autostima. Questo lo porterà con il passare del tempo a fare anche scelte più difficili. Sta a noi comunicare bene e individuare eventuali criticità o fragilità mentali de ragazzi e cercare di aiutarli in questa crescita”.