Zauli ha replicato alle critiche mosse a chi è subentrato dalla panchina nel corso della partita con il Cerginola che ha segnato la prima sconfitta allo Scida

Nell’analisi sulla sconfitta (0-1) del Crotone con il Cerignola la critica si è soffermata sul mancato contributo da parte di chi è subentrato dalla panchina. L’allenatore Zauli ha fatto tutti e cinque i cambi consentiti dal regolamento: Cernigoi per Gomez dopo l’intervallo. Quindi Calapai e Kargbo rispettivamente ai posti di Mogos e D’Errico al 22’ della ripresa, infine Carraro e D’Ursi per Petriccione e Tribuzzi al 31’. Di seguito il pensiero del tecnico rossoblù.

“Non do responsabilità a chi entra, perché so che è difficile: non è così scontato che chi entra possa fare la differenza. Se qualche calciatore pensa di non essere titolare e di conseguenza calare nelle prestazioni, di questo il responsabile sono io. Il mio compito, come ripeto spesso, non solo a chiacchiere ma con i fatti, è quello di cercare di fare sentire tutti titolari. Ma bisogna essere in due, nel senso che ogni giocatore deve pensare di essere importante anche in cinque, dieci minuti o un quarto d’ora. Solo così un gruppo può diventare vincente”.

“Con il Cerignola abbiamo trovato delle difficoltà oggettive. Abbiamo palleggiato un po’ alti per cui, visto che è stato citato Kargbo dico che per lui non era facile esaltare le sue qualità con gli spazi ristretti, rispetto a come eravate abituati a vederlo. È chiaro che negli spazi stretti serve qualche minuto in più prima di trovare la posizione”.

“Il monito che ripeterò alla squadra è quello che se vogliamo essere una squadra importante, tutti dobbiamo sentirci importanti. E i giocatori lo devono dimostrare durante gli allenamenti, anche nelle partitelle perché con una sana competizione interna poi in partita si vedono i frutti. Però di questo non sono preoccupato, perché in altre partite ho visto il contrario di quanto visto con il Cerignola”.

“Mi dispiace che sia arrivata la prima sconfitta, perché nelle partite in casa ci tenevamo a vincere, come successo con il Taranto, per trasmettere entusiasmo al pubblico. Purtroppo più si va avanti in questo finale di stagione, più cala l’adrenalina. Poi mettiamoci pure il periodo di festa ma è chiaro che questo non deve più succedere”.