Un gradino alla volta per riprendersi una posizione di classifica più consone alle ambizioni del Crotone. Diciamo dal 5° posto in su, per come più volte è stato detto a microfoni aperti. Dalla sconfitta di Taranto in poi, la svolta grazie a un percorso che ha portato i rossoblù fino al primo obiettivo dichiarato. Grazie al gruppo, certamente. Grazie anche al lavoro di Zauli capace di tenere botta nei momenti più difficile, essere sempre positivo e refrattario alle critiche.
Da Taranto in poi, appunto. Una dopo l’altra sono arrivate partite senza sconfitte: otto in campionato, due in Coppa Italia (il Catania ha superato il turno ai calci di rigore). I numeri dicono che sono arrivati 18 punti, frutto di 5 vittorie e 3 pareggi. Non male. ANche se potevano essere di più, come ricorda spesso Zauli, non senza rammarico, durante le conferenze stampa.
Il tutto con una emergenza che non accenna a fermarsi. Tra infortuni e squalifiche ormai sono diverse settimane che l’allenatore deve individuare la soluzione migliore. D’Errico e Vitale farebbero la differenza in qualsiasi squadra. E che dire di Papini, Gigliotti e Bove? Cetrocampo e difesa, non due reparti così. E anche le squalifiche, su tutte quelle di Leo, Tribuzzi e Tumminello assenti contemporaneamente a Brindisi. E per sabato l’emergenza potrebbe ancora non finire, visto che anche Dini non è al meglio. Vedremo, intanto a Zauli vanno riconosciuti grandi meriti per avere avuto la capacità, senza mai lamentarsi, di andare ben oltre ogni emergenza.