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Crotone, lo staff di Lerda: il nuovo arrivo nella famiglia rossoblù

Per la prima volta in rossoblù e con il nuovo allenatore il preparatore dei portieri Antonio Fabrizio Carafa: “Molto felice di essere qui”

L’ufficio stampa del Crotone prosegue nel presentare ai tifosi rossoblù tutti i volti nuovi. Un modo intelligente ed efficace di ricompattare un ambiente lacerato dalle due retrocessioni di fila. Si apre un nuovo capitolo che dalla Serie A è atterrato in Serie C. Ma la professionalità rimane un tassello imprescindibile per costruire un percorso ricco di successi. E la comunicazione recita un ruolo fondamentale.

Continua, così, il focus sui volti nuovi dello staff tecnico. Ecco Antonio Fabrizio Carafa, preparatore dei portieri alla prima esperienza in rossoblù. Nuovo della famiglia Crotone. Nato a Veglie, in provincia di Lecce, il 21 ottobre 1961. Dai dilettanti pugliesi al Monopoli in Lega Pro fino al Gallipoli in Serie B con Giuseppe Giannini allenatore che poi seguito al Verona in C. Quindi il Matera e ritorno in Puglia tra Virtus Francavilla e Foggia.

Oggi al Crotone. “Mi sto trovando benissimo, è un ambiente dove puoi lavorare con estrema tranquillità e poi Crotone è una piazza molto importante a livello nazionale quindi figuriamoci in C. Ho trovato un’accoglienza al top e sono veramente contento di essere qui”.

Il ruolo del preparatore dei portieri e la gestione del lavoro quotidiano. Ancora Carafa. “Le sessioni di allenamento sono sempre condivise col mister ed in base al suo lavoro io gestisco le mie sedute, alcune volte prima e altre dopo. Ovviamente concordiamo il tutto prima.  Ogni preparatore ha le proprie idee, per cui alcune metodologie cambiano sono completamente diverse, altre invece sono simili”.

Il ruolo del portiere è cambiato nel corso degli anni. Motivo per il quale bisogna sempre aggiornarsi. “Forse il ruolo del portiere è quello che è evoluto di più in questi anni. Prima magari non usavano proprio i piedi, ora invece nel calcio moderno l’azione parte spesso da loro e deve essere bravo anche a gestire bene la palla con i piedi e a dirigere i compagni”.

Infine il preparatore dei portieri del Crotone parla nello specifico del ruolo. “Cosa colpisce principalmente quando vedo un portiere? Come sta in porta e la padronanza nel dirigere la squadra. Molto importante per un portiere è la serenità, che si allena cercando di non mettergli pressione. Ci metto grande intensità negli allenamenti, perché se un portiere sta bene fisicamente lo è anche mentalmente. In campo deve essere tranquillo e sereno, perché poi la partita è tutta un’altra storia. Completamente diversa dell’allenamento”.

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