Tribuzzi nell’incontro con i giornalisti ha parlato del suo ambientamento, degli allenamenti a porte aperte e del suo ruolo: “Mi adatto alle esigenze dell’allenatore, ma giocare a tutta fascia mi piace…”
Non solo calcio. O meglio: il Crotone e tutto quello che ruota attorno a un calciatore. Dagli allenamenti a porte aperte allo Scida con il calore dei tifosi. Alla città e il suo mare da vivere tutto l’anno. Alessio Tribuzzi tra un battuta sul suo ruolo in campo e i legame che si è creato con la città, ha raccontato le sue sensazioni nella settimana che porta alla sfida con il Giugliano.
“È bello allenarsi davanti ai tifosi, con tanti bambini che ci rendono felici. Non vediamo l’ora di vedere lo Scida pieno, magari già da domenica con il Giugliano anche se sono sicuro che durante i playoff si vedrà il pubblico delle grandi occasioni”.
“Ce lo diciamo spesso tra di noi e nel mondo del calcio lo dicono in tanti: chiudere a 80 punti e non essere promossi in Serie B… Ti chiedi: com’è possibile? Però le regole sono queste. Sappiamo che chiudere a 80 oppure a 72 punti alla fine conta poco. L’importante è vincere i playoff, siamo mentalizzati verso questo obiettivo e speriamo bene”.
“Il fatto di avere giocato in quattro ruoli diversi (mezzala, esterno d’attacco, terzino destro e quinto di centrocampo, ndr) nel corso della stagione non mi ha creato problemi. Mi adatto alle esigenze della squadra e del mister. L’ho sempre fatto. Diciamo che mi manca giocare da portiere… Scherzi a parte, dai: anche con questo modulo (3-4-2-1, ndr) mi sto trovando bene e mi adatto senza problemi. A me piace giocare a tutta fascia, perché mi permette di esaltare le mie qualità. Ma anche nel 4-2-3-1 come terzo trequartista mi piace. Mi trovo bene in tutti e due i moduli, non ce n’è uno che preferisco”.
“Questa città è fantastica perché io credo che un posto di mare, viverlo anche d’inverno, a me non era mai capitato prima, ti consente di stare meglio anche con la famiglia. Può sembrare una banalità ma farsi una passeggiata sul lungomare è rigenerante. Anche fare la colazione al mattino con il mare di fronte. Ti rilassa. E poi qualche inverno? A parte un paio di giorni di freddo, qui fa sempre caldo. Si sta da Dio!”.