Intervista con il collega de La Gazzetta dello Sport ed Esperia TV in attesa dei playoff: “Organizzazione societaria e pacchetto difensivo potranno fare la differenza. D’Errico il calciatore determinante. Il modulo in funzione dell’avversario. Occhio al Pescara. Da Kargbo mi sarei aspettato molto di più”
1_Qual è la caratteristica del Crotone che ti porta a pensare che potrà fare la differenza nei playoff? “La prima è nell’organizzazione societaria che arriva da una esperienza di categoria superiore e in questi casi nella sede rossoblù non si trascura nessun dettaglio. La seconda è interna allo spogliatoio con un pacchetto difensivo che dovrebbe fare la differenza rispetto a tutte le altre. E poi, anche se non è una caratteristica, ma il Crotone difficilmente sbaglia i playoff di Serie C: ne ha vinti tre su quattro”.
2_Il calciatore che potrebbe, secondo te, essere determinante e per quale motivo. “Sicuramente Andrea D’Errico che in pratica ha iniziato il suo campionato a febbraio avendo fatto 4 mesi da separato in casa a Bari e ha avuto bisogno di 30/40 giorni per tornare in forma. Credo che a fine maggio sarà al top della condizione e potrebbe fare la differenza”.
3_Zauli ha utilizzato in alcune partite il 3-4-2-1, in alternativa al 4-2-3-1: qual è il modulo più adatto alle caratteristiche dell’organico rossoblù, e perché? “La scelta del modulo è quasi sempre in funzione dell’avversario. Zauli ha dimostrato, rispetto al suo predecessore, di avere a disposizione più soluzioni tattiche. Dipenderà tantissimo anche dal risultato della gara di andata. Magari un 3-4-2-1 e poi, in base al risultato in vista del ritorno in casa, confermare oppure schierare un 4-2-3-1 più offensivo”.
4_L’avversaria più temibile per la promozione in Serie B. “Naturalmente le tre seconde classificate ovvero Pordenone, Entella e Cesena. Attenzione alle outsider che in queste occasioni non mancano mai e in molti puntano qualche fiches sul Pescara di Zeman”.
5_Il calciatore che secondo te avrebbe potuto dare di più nel corso della stagione. “Senza dubbio Augustus Kargbo che dopo la gara del Ceravolo a Catanzaro è letteralmente sparito dalla scena. Infortuni e poca concentrazione lo hanno costretto ai margini prima e alla panchina dopo ma nell’ultimo mese di aprile ha dimostrato di essere tornato il Kargbo visto con la Reggiana qualche stagione fa (segnò anche il gol vittoria nella finale promozione) e in qualche partita la scorsa stagione in Serie B”.